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Sospensione degli usi civici nella pineta di Torre Grande

Disupertvoristano

Apr 5, 2024

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato all’unanimità la delibera che sospende gli usi civici nell’area di Torre Grande dove sarà realizzato un progetto di salvaguardia dagli incendi.

La proposta di delibera è stata illustrata in aula dall’Assessore all’Urbanistica e al Patrimonio Ivano Cuccu che ha spiegato che la sospensione durerà per il tempo necessario allo svolgimento dei lavori e comunque per un massimo di 2 anni.
Il progetto, finanziato dalla Regione per 198 mila euro, interessa la pineta compresa tra la borgata marina e il canale Sa Mardini, con una superficie di poco inferiore ai 16 ettari, gravata da usi civici che devono essere sospesi per consentire l’esecuzione degli interventi di sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici.
Durante il dibattito il Presidente della Commissione Urbanistica Fulvio Deriu ha relazionato sui lavori dell’organismo consiliare che ha espresso parere favorevole all’unanimità alla proposta di delibera e Gianfranco Licheri (Prospettiva Aristanis) ha evidenziato il ritardo nell’avvio dei lavori per la messa in sicurezza della pineta, ha auspicato il rapido avvio degli interventi e messo in guardia l’esecutivo sul pericolo della perdita dei finanziamenti.

Il Consiglio si è poi dedicato all’esame di tre interpellanze.

Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) ha illustrato quella presentata insieme ai consiglieri della minoranza di centro-sinistra Daga, Sanna, Marchi, Della Volpe, Obinu Maria sull’affidamento dell’incarico dirigenziale del settore servizi alla persona e cittadinanza.
“Abbiamo l’esigenza di capire per quali motivi il Sindaco abbia ritenuto opportuno affidare ad interim al dirigente del settore programmazione e gestione delle risorse anche l’incarico dirigenziale del settore servizi alla persona e cittadinanza dopo che un mese prima era stato pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse per il personale dell’ente per un incarico a tempo determinato per quel settore – ha detto Federico -. Hanno presentato domanda una quindicina di dipendenti in possesso dei titoli richiesti. Per quali motivazioni il Sindaco non ha completato il procedimento di individuazione del nuovo dirigente come da avviso pubblicato il 26 gennaio? Ci chiediamo anche se a parere del Sindaco questa mancata scelta possa assicurare l’ottimale funzionalità di un settore estremamente delicato, e in forte sofferenza, come quello dei Servizi alla Persona e Cittadinanza”.
Il Sindaco Massimiliano Sanna ha risposto spiegando di aver sempre agito in modo ponderato e con coscienza, di aver accolto le richieste della dottoressa Valentina Tagliagambe (dirigente titolare del settore servizi alla persona e cittadinanza) di trasferimento in comando alla Regione dopo averne sentito le motivazioni e sapendo che la stessa dirigente non avrebbe perso la titolarità del posto e potrebbe dunque rientrare in qualsiasi momento. “Per provvedere alla sua sostituzione abbiamo proceduto con una selezione interna, ma dalle schede con i profili dei 15 partecipanti non ho avuto gli elementi necessari per effettuare una scelta in quanto quasi tutti avevano i requisiti. Pertanto ho chiesto una selezione-concorso per il personale interno con una graduatoria finale. L’interim, inizialmente affidato alla Segretaria generale e poi alla Dottoressa Chergia, è stato affidato nelle more dell’assegnazione dell’incarico. Ringrazio la dottoressa Chergia per essersi resa disponibile ad appesantire le sue incombenze ed accollarsi questo nuovo impegno senza alcun compenso aggiuntivo”.

Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) ha illustrato anche l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri della minoranza di centro-sinistra Marchi, Della Volpe, Sanna, Daga sulla presunta diffida con richiesta di indennizzo a carico dell’amministrazione comunale da parte della SOE, dopo l’ispezione dei NOE che nei mesi scorsi hanno rilevato la presenza di rifiuti zootecnici.
Federico ha quindi chiesto se sia confermata la ricezione di una richiesta di indennizzo e quali atti l’amministrazione Sanna intenderebbe assumere a riguardo: “La diffida chiede il risarcimento per il mancato adeguamento dell’impianto sportivo comunale di Sa Rodia per lo stoccaggio dei rifiuti palabili equini – ha detto -. Lo fa solo adesso dopo aver gestito l’impianto per più di 50 anni. Mi domando se la concessione sia stata rispettata in tutte le sue parti dal concessionario. La diffida fa cadere il necessario rapporto di fiducia tra il Comune e il concessionario”.
L’Assessore al Patrimonio Ivano Cuccu ha risposto spiegando che “la società Soe gestisce la struttura comunale di Sa Rodia dal ’69. Non ho trovato nessuna interrogazione o interpellanza dal ‘69 a oggi. Come mai nessuno ha mai sollevato questi problemi o presentato interpellanze o interrogazioni fino a oggi? Eppure i cumuli ci sono sempre stati. Forse il Consigliere Federico, che è bene informato, magari rivolgendosi al vecchio presidente può chiedere come mai succeda tutto questo. La richiesta di risarcimento esiste, la valuteremo”.
Francesco Federico ha replicato spiegando che in caso di mancata opposizione alla richiesta di risarcimento “scaturiranno richieste di ulteriori chiarimenti al di fuori di quest’aula. Io non sono a conoscenza di procedimenti o indagini, ma se ci fosse l’esigenza da parte delle autorità competenti sono disponibile ad essere ascoltato”.

Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri della minoranza di centro-sinistra Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Sanna, Della Volpe, Marchi, Daga e Federico sullo stato dei marciapiedi in città.
Marcoli, che ha evidenziato le problematiche presenti in città sottolineando la pericolosità di alcuni tratti ormai totalmente inagibili, esempio Via Rossini tratto Palazzo Meconcelli, ha chiesto quali misure siano state adottate o siano in programma per affrontare l’attuale emergenza, quali progetti siano in corso o in fase di studio per risolvere il problema, come si intenda progettare una nuova struttura pedonale che possa permettere al cittadino di camminare in sicurezza e quali iniziative sono previste per migliorare gli attraversamenti Pedonali totalmente al buio e pericolosissimi.
L’Assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete ha risposto spiegando che “la situazione attuale è il risultato della scarsa attenzione dei decenni passati, di scelte progettuali opinabili, talvolta di assenza di fondi per garantire interventi adeguati. Attualmente gli interventi di manutenzione e ripristino dei marciapiedi interessano 3 aree con elevata criticità: Su Brugu, Sacro Cuore e Centro Storico. Nel quartiere di Su Brugu, l’intervento riguarda le vie Ricovero, San Simaco, Lepanto, Meucci, Sant’Antioco, Quartu Sant’Elena e Nuoro e consiste nell’allargamento dei marciapiedi, nella implementazione degli impianti di illuminazione pubblica, nel rifacimento dell’impianto di smaltimento delle acque meteoriche e nel completamento della pista ciclopedonale. Al Sacro Cuore, gli interventi riguardano la riqualificazione delle aree destinate a punti di incontro e di aggregazione sociale con sistemazione e nuove aree pedonali e spazi a verde. Si sta intervenendo per risolvere i problemi di mobilità pedonale nella via Sorgono, con la demolizione e il rifacimento dei marciapiedi e l’introduzione di rampe in corrispondenza degli attraversamenti pedonali. Nel centro storico, si interverrà a breve nella vie Vittorio Emanuele II, Ciutadella de Menorca, Carmine e Crispi. Nella Via Vittorio Emanuele II verrà ridefinita la sede stradale con l’allargamento del sedime del marciapiede esistente. Nella Via Ciutadella De Menorca è prevista la demolizione dei marciapiedi esistenti e la realizzazione di nuovi con il posizionamento di dissuasori. Nella Via Carmine – Vicolo Arcais – Vicolo Lamarmora è prevista la rimozione segnaletica verticale e dissuasori, smontaggio dei pali di illuminazione e demolizione della pavimentazione stradale e dei marciapiedi esistenti. Nella Via Crispi si procederà ad eliminare il più possibile le aree di promiscuità tra spazio destinato al traffico veicolare e traffico pedonale. Stiamo lavorando al Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. I progettisti dovranno identificare le criticità per eliminare tutte le barriere architettoniche esistenti e rendere più sicuri e fruibili i marciapiedi e le aree pedonali. Per il miglioramento degli attraversamenti pedonali bui e pericolosi, il project financing predisposto dalla city Green light prevede la realizzazione di 15 attraversamenti pedonali illuminati”.

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