“Sotto lo stesso cielo” è un progetto presentato dal Comune di Musei, partito lo scorso ottobre in risposta al bando della Regione Sardegna legge 19/1996. L’obiettivo principale, è quello di far conoscere e diffondere le biografie di 10 donne sarde e marocchine che hanno scritto la storia ai bambini delle Scuole elementari dei due Stati.

Protagonisti sono 16 adolescenti, che formati sul tema della cooperazione internazionale dagli operatori di Asecon Ong, un’organizzazione Non Governativa riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri che dal 1999 realizza progetti di solidarietà internazionale sul territorio e nei Paesi in via di sviluppo, e guidati dagli operatori di Teatro Impossibile, hanno portato nelle scuole elementari del Marocco e della Sardegna le Storie di queste scienziate, artiste, scrittrici.

Oltre al tema della promozione delle pari opportunità, il progetto ha curato anche l’organizzazione di laboratori di astronomia, seguendo la metodologia didattica del coding, grazie all’aiuto dei ricercatori Inaf Silvia Casu e Paolo Soletta. Dopo la missione dei ragazzi sardi in Marocco avvenuta nel mese di febbraio, in questi giorni sono i ragazzi marocchini ad aver visitato le scuole del paese di Musei.

Alla esecuzione delle attività hanno partecipato l’Associazione Elda Mazzocchi Scarzella, che ha curato l’ideazione e il coordinamento del progetto con Maria Giovanna Dessì, Asecon Ong e i partner aggiuntivi Inaf e Teatro possibile.

Il progetto prosegue con le azioni di disseminazione dei risultati e con la realizzazione di due murales, uno in Marocco e uno in Sardegna a Musei, e la messa in scena dell’opera teatrale curata da Teatro Impossibile, con Elio Turno Arthemalle, Manuela Lai e Damiana Culeddu.

“La Sardegna, ha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde, ha necessità di aprirsi al mondo esterno, di accogliere ragazzi e ragazze di altre nazionalità affinché questi scambi formativi generino nuova ricchezza culturale. I giovani sono il nostro presente e il nostro futuro ed è importante vedere l’unione e la collaborazione tra i ragazzi, che – ha concluso la Todde – deve andare oltre ogni forma di barriera.

“Sono felice di vedere – ha dichiarato l’assessora della cultura, Ilaria Portas – come i ragazzi del mondo sappiano collaborare tra di loro per costruire qualcosa di davvero speciale che nasce da uno scambio culturale. La Sardegna ha necessità di aprirsi al mondo esterno, di accogliere ragazzi e ragazze di altre nazioni affinché questo ha concluso Portas – generi nuova ricchezza e consapevolezza.