E’ stata firmata nei giorni scorsi una convenzione di collaborazione tra la Fondazione Sardegna Isola del Romanico e l’Istituto Tecnico Industriale Othoca di Oristano.

Dopo il successo ottenuto col progetto didattico – culturale “I Segni del Romanico” col Liceo Artistico “Carlo Contini” di Oristano che ha portato alla individuazione del bozzetto che poi diventerà il logo ufficiale della Fondazione, anche l’Istituto Othoca di Oristano si è reso disponibile ad una importante collaborazione finalizzata al supporto informatico e l’applicazione delle nuove tecnologie al patrimonio Culturale Sardo.

Anche stavolta, l’obiettivo principale che si pone la Fondazione è quello di far conoscere il Patrimonio Culturale del Medioevo Sardo alle nuove generazioni, dimostrando come anche le nuove tecnologie, ed in particolare quelle informatiche, possano rappresentare una occasione importante di valorizzazione del patrimonio culturale attingendo dalla loro professionalità ed approcciando così al mondo del lavoro al quale dovranno presentarsi al termine del corso di studi.

Il Dirigente prof. Franco Frongia, così pure come gli altri professori che seguiranno i ragazzi, si sono dimostrati entusiasti di questa nuova forma di collaborazione col mondo esterno alla scuola, così pure gli studenti che hanno già da subito iniziato a scoprire il mondo del Romanico iniziando dai monumenti presenti nei loro paesi.

“Il progetto rappresenta una occasione straordinaria di collaborazione con un ente esterno alla scuola, che consentirà ai ragazzi di intraprendere un percorso di scuola – lavoro e di un nuovo approccio di applicazione delle tecnologie informatiche al mondo della cultura”, sono le parole che il Dirigente ha comunicato agli studenti nel comunicare l’avvio di questa collaborazione, a cui ha fatto eco il prof. Angelo Marras, uno dei professori che seguiranno gli studenti nel progetto “ Sono certo che questo corso di informatica saprà realizzare un importante strumento per la valorizzazione e l’accessibilità dei monumenti romanici dell’Isola “.

Il progetto prevede la realizzazione di una miniatura di una chiesa Romanica utilizzando il Fab Lab recentemente inaugurato dalla scuola, con l’uso della stampante 3D che sarà in grado di riprodurre nei dettagli il monumento, che potrà essere integrato da una serie di sensori, che al tatto attiveranno un audio guida che spiegherà i dettagli di ciò che si stà toccando in quel momento.

E’ facile comprendere che una applicazione di questo tipo sarà utilissima nel campo della accessibilità per i non vedenti e gli ipovedenti, che insieme all’utilizzo del tatto potranno utilizzare anche l’udito per comprendere meglio l’oggetto.

“ La Fondazione si accinge a gestire il Centro Europeo di Documentazione del Romanico, che è già impostato per una accessibilità per tutti , in modo particolare per i non vedenti, che potranno utilizzare una serie di pannelli brail per attingere alle informazioni sul romanico sardo, ma anche la possibilità di una accesso virtuale al Grande Itinerario del Romanico Sardo proprio utilizzando nuove tecnologie informatiche di “realtà immersiva” con la ricostruzione in 3D di oltre 60 chiese del Patrimonio Sardo” , afferma il Presidente della Fondazione Antonello Figus, che attraverso queste collaborazioni con gli Istituti Scolastici vuole promuovere il Romanico Sardo tra le nuove generazioni, che poi saranno gli attori della valorizzazione e della promozione di questi gioielli del Medioevo Sardo.

Venerdi, 25 marzo 2022