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Sabato e domenica giornata mondiale del diabete fra Oristano e Laconi

Disupertvoristano

Nov 8, 2023

Il municipio di Laconi e le cascate di Nurallao illuminate di blu. Ed ancora controlli gratuiti per i cittadini nel cuore del Sarcidano. Così la Asl 5 di Oristano ha scelto di celebrare domenica 12 novembre la giornata mondiale del diabete, compartecipando all’iniziativa organizzata dalla sezione sarda dell’Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici e dalle amministrazioni comunali di Laconi e Nurallao. In particolare è la Struttura Complessa di Diabetologia dell’Ospedale San Martino di Oristano, diretta dalla dottoressa Concetta Clausi, ad essere protagonista domenica 12 fra Nurallao e Laconi. “La giornata mondiale del diabete rappresenta l’opportunità di far conoscere  alla popolazione questa patologia cronica così diffusa,  poiché sia per la cura che per la prevenzione di alcune forme di diabete è indispensabile promuovere corretti stili di vita”, ha esordito la dottoressa Clausi.
I NUMERI “I dati ufficiali parlano di una prevalenza del diabete nella nostra regione veramente importante con oltre 110.000 casi di pazienti affetti da questa patologia, mentre nella sola provincia oristanese i casi di diabete sono oltre 11.000, rappresentando circa il 14 per cento della popolazione della nostra provincia, corrispondente sostanzialmente al bacino di utenza della Asl oristanese”, ha riferito la dottoressa Clausi, “la sola Struttura Complessa di Diabetologia della Asl 5 di Oristano ne segue circa 7.000, con un impegno clinico assistenziale notevole”.
IL DIABETE La dottoressa Clausi ha aggiunto: “Il diabete non è un’unica entità patologica, ma è rappresentato da diverse forme, di cui anche nella nostra realtà, come a livello globale, il più rappresentato è il diabete di tipo 2 in oltre l’80 per cento dei casi. Altre forme di diabete sono il diabete tipo 1, che nella nostra regione e provincia ha una incidenza 4 volte superiore rispetto alle altre regioni italiane e paragonabile all’incidenza nord europea, quindi tra le più alte al mondo. Non dobbiamo dimenticare l’importanza del diabete in gravidanza per la sua influenza non solo sugli esiti gestazionali a breve termine, ma anche sulla salute futura sua della madre che del nascituro, nel prosieguo della vita adulta. Inoltre una quota non trascurabile dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva hanno questa problematica di salute, che condiziona l’esito delle cure anche in riferimento alla patologia principale”.
IL PROGRAMMA Domenica alle 8,30 per chi parte da Oristano ritrovo nel terrapieno di via Rockfeller e partenza in bus per Nurallao. Alle 10 il ritrovo per tutti nel parco di Is Arinus a Nurallao, con colazione offerta dal Comune, registrazione e consegna del cappellino dell’evento. Alle 10,30 partirà la camminata da Nurallao a Laconi con guide esperte, alle 13 pranzo nell’oasi francescana, alle 15 nel cineteatro di Laconi controlli gratuiti della glicemia, pressione arteriosa e colloqui informativi, sempre gratuiti, con medici, nutrizionisti ed infermieri della Diabetologia di Oristano. Alle 16 sempre nel cineteatro la tavola rotonda dal tema “Diabete: questo sconosciuto”. La dottoressa Concetta Clausi, il diabetologo Augusto Ogana e Benedetto Mameli, presidente della sezione Sarda dell’Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici, parleranno del diabete di tipo 1 e 2 nel bambino e nell’adulto. Alle 17,30 la consegna dei braccialetti blu e l’arrivo in municipio, che sarà illuminato con luci blu. Stessa illuminazione alle 18 per le cascate nel parco di Is Arinus a Nurallao. “La conoscenza della malattia e la prevenzione anche in questo caso rappresentano un’arma vincente per frenare la diffusione di una patologia come il diabete e la Asl 5 ancora una volta è al fianco dei medici, degli operatori sanitari e dei pazienti”, hanno chiuso il direttore generale della Asl 5, il dottor Angelo Maria Serusi e il direttore sanitario della stessa azienda, il dottor Antonio Maria Pinna.

IL CONVEGNO SABATO MATTINA AD ORISTANO (comunicato stampa dell’AINAD Sardegna)

E’ noto da oltre vent’anni che l’attività fisica sia un efficace strumento per la prevenzione e per la cura del diabete di tipo 2 è noto da oltre vent’anni. Se ne parlerà sabato mattina, 11 novembre, dalle 10 alle 13, nell’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano nell’iniziativa “Il Diabete Mobilita”, organizzata dalla sezione sarda dell’Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici con il patrocinio del Comune di Oristano e la collaborazione di NovoNordisk.
DIABETE E SPORT I benefici dell’attività di tipo aerobico riguardano tutti gli aspetti della sindrome metabolica e sono chiaramente documentati: la riduzione della massa grassa, soprattutto viscerale, l’aumento della sensibilità insulinica, la riduzione della pressione arteriosa, dell’emoglobina glicata, del colesterolo LDL, dei trigliceridi. I risultati complessivi di questi effetti sono la riduzione della mortalità per cause cardiovascolari compresa tra il 30 e il 60 per cento nei vari studi epidemiologici e la riduzione della mortalità da tutte le cause. In soggetti in buone condizioni di salute la pratica sportiva è finalizzata prevalentemente al mantenimento della propria forma fisica e al divertimento; in soggetti affetti da determinate patologie l’attività fisica può diventare, invece, parte integrante di una terapia per la guarigione o quantomeno per il recupero delle migliori condizioni di benessere psico-fisico, rappresentando, come dimostra l’ampia letteratura scientifica, una grande fonte di risparmio per il Servizio Sanitario Regionale e Nazionale. Le malattie croniche, infatti, rappresentano vere e proprie emergenze sanitarie che impongono di combattere la sedentarietà, sia quale fattore di rischio non trascurabile sia quale elemento di aggravamento della patologia già in atto. Partendo da tale evidenza scientifica
IL PROGETTO L’Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici, associazione di volontariato senza fini di lucro, si propone la diffusione di una sana cultura dell’attività fisica e dello sport fra le persone con diabete di tipo 1 e di tipo 2 per migliorare il livello di consapevolezza e di educazione terapeutica e contribuire al pieno inserimento sociale delle stesse, al raggiungimento di un accettabile compenso glico-metabolico ed alla prevenzione delle complicanze croniche. L’idea è stata raccolta dal Team Novo Nordisk, formazione statunitense composta da soli atleti affetti da diabete di tipo 1, che ha ormai trovato il suo posto nel ciclismo professionistico, dimostrando che anche chi è costretto a convivere con questa malattia può praticare sport ad alti livelli e veicolando in questo modo un messaggio molto importante per tutti i malati di diabete nel mondo: vivere con il diabete non deve essere un freno per i propri sogni. Nel corso dell’anno gli atleti del Team Novo Nordisk partecipano a molte gare sportive in tutto il mondo, tra cui la famosa Milano-Sanremo. “L’attività fisica riduce del 30 per cento il rischio di morte prematura, di malattia cardiovascolare e ictus, di diabete tipo II, di cancro al colon e al seno e di depressione. Per questo è fondamentale il suo riconoscimento come mezzo terapeutico e di prevenzione attraverso la possibilità di prescrizione medica. Svolgere attività fisica vuol dire fare una scelta a favore della propria salute. Infatti ha importanti effetti sul fisico e sulla mente, contribuisce a migliorare la forza, la resistenza e la salute ossea, allo stesso tempo permette di mantenere il peso sotto controllo, contrastare la depressione e prevenire diverse malattie non trasmissibili come ictus, ipertensione, iperglicemia, iperlipidemia, cancro al colon e al seno ma anche diabete e obesità”, ha spiegato Benedetto Mameli, presidente dell’ANIAD Sardegna.
LO SPORT “L’associazionismo, che si sviluppa anche tramite i gruppi sportivi rappresenta una risorsa incredibile a costo zero. Lo sport è un “farmaco” che non ha controindicazioni e fa bene a tutte le età. Camminare insieme, correre andare in bici e fare sport in genere, facilita la socializzazione e migliora l’autoconsiderazione e la cura di sé. Per questo collaboriamo attivamente all’interno della rete sociale in sintonia con le amministrazioni locali.”, ha sottolineato Marcello Grussu, Presidente nazionale ANIAD “La mia esperienza di sfruttare l’attività fisica in associazione alla terapia farmacologia e a una alimentazione corretta nella cura delle persone con Diabete tipo 2, ma anche e soprattutto con Diabete tipo 1, mi ha permesso di osservare come l’attività motoria sia ideale, con un beneficio derivante dalla pratica, indipendente dall’età del paziente e dalla durata della malattia. Si tratta di una attività che, se opportunamente modulata, può essere praticata da tutti ed i benefici che si ottengono permettono una migliore qualità di vita associata spesso a una riduzione dei farmaci Impiegati”, ha commentato il dottor Francesco Mastinu, primario emerito della Unità Operativa di Diabetologia di Oristano. Maria Bonaria Zedda, vicesindaco della Città di Oristano ha aggiunto: “Durante la pandemia è emerso quanto la città possa avere un ruolo di palestra a cielo aperto per i cittadini, che volevano continuare ad avere corretti stili di vita. Tutti gli spazi urbani, che lo consentivano, sono stati sfruttati per svolgere attività fisica individuale nel rispetto delle regole e del distanziamento, questo ha anche portato molte persone a riscoprire la bellezza di potersi allenare all’aria aperta. Sportivizzare le città è quindi un valore aggiunto al welfare e alla sostenibilità e può essere un punto di svolta e di cambiamento per costruire una società meno diseguale e più coesa e collaborativa. Oristano è al centro di questo cambiamento, poiché ora abbiamo la possibilità di rilanciare nuovamente lo sport come salute ed è nostro compito intervenire in maniera concreta e immediata per trasformare e mobilitare la nostra città. Oristano, sviluppandosi in pianura e per le sue caratteristiche urbanistiche e geomorfologiche, si presta dunque ad essere una palestra quotidiana per tutti, nella quale la mobilità lenta può essere strumento di sviluppo sostenibile per una città smart, che incentiva azioni positive per l’ambiente e per la salute dei cittadini.
LA ASL “Il raggiungimento degli obiettivi di salute pubblica, che necessitano di strategie in grado di facilitare l’attuazione di comportamenti salutari, in termini sia di alimentazione, sia di promozione dell’attività fisica, si può conseguire solo attraverso adeguate politiche di prevenzione non disgiunte da una programmazione appropriata di gestione della materia, con approccio multidisciplinare. Uno stile di vita sedentario, accompagnato da un’assunzione non appropriata di alimenti, come spesso accade nella nostra società, può determinare l’insorgere di diversi stati patologici, inclusa l’obesità ed il diabete, a loro volta correlate all’insorgenza di malattie croniche invalidanti” ha dichiarato il dottor Angelo Maria Serusi Direttore Generale della Asl 5 di Oristano.
IL CONVEGNO I risultati di questo nuovo impegno al cambiamento che oggi viene presentato tramite la biciclettata lungo il percorso Bandiera Azzurra – Cities Changing Diabetes, traduce progetti e idee in attività e servizi per la popolazione e identifica lo sport come medicina preventiva da sfruttare per stimolare corretti stili di vita. Se ne parlerà nel convegno di sabato mattina.

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