Venerdì 20 ottobre il Sindaco Andrea Abis, il Direttore dell’Area Marina Protetta Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre e l’Assessore all’Ambiente Carlo Carta, hanno partecipato all’incontro per il rinnovo del Protocollo di intesa sulla “Rete delle Aree Naturali Protette della Sardegna”.

Il meeting, convocato dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Difesa dell’Ambiente, si è tenuto presso la sede del Parco di Porto Conte, alla presenza dell’Assessore regionale dell’Ambiente Marco Porcu e dei Presidenti e i Commissari di tutte le Aree Protette della Sardegna.

Con l’Area Marina del Sinis sono in tutto undici le realtà che hanno sottoscritto l’accordo, nato nel 2018 e oggi rinnovato per divenire più pertinente alle esigenze attuali.

Si tratta dei due Parchi nazionali dell’Asinara e dell’Arcipelago de La Maddalena, i quattro parchi regionali di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana, il Parco Naturale Regionale di  Tepilora, quello di Gutturu Mannu, il Parco Naturale Regionale di Molentargius-Saline e infine le Aree Marine Protette del Sinis – Isola Mal di ventre, di Capo Testa- Punta Falcone, di Tavolara – Punta Coda Cavallo e di Capo  Carbonara. Con loro, anche il Parco Geominerario, Storico Ambientale della Sardegna.

Il Protocollo di intesa è uno strumento attraverso il quale si intende agire utilizzando una strategia condivisa fra le diverse realtà della Sardegna, con il fine primario della diffusione di pratiche ecosostenibili e lo sviluppo di attività di tutela e conservazione congiunte, nell’ottica di una più ampia visione di sviluppo del territorio regionale.

Fare rete è il metodo migliore per un’azione di programma che sia unitaria e coordinata – ha affermato il Sindaco e Vicepresidente dell’Area Marina Protetta del Sinis Andrea Abis -. La nostra riserva marina è tra le più grandi d’Italia e necessita da parte nostra di molta attenzione affinché siano rispettati gli equilibri della biodiversità e possa coesistere il benessere del settore ittico attraverso azioni mirate di sostegno e collaborazione tra operatori della pesca e ricercatori. Ogni Parco presenta le sue peculiarità e un costante contatto è indispensabile per una politica che intenda agire per il bene della risorsa”.

La tutela dell’ecosostenibilità ambientale è indispensabile all’interno di un’area che presenta zone con un livello di protezione importante come la nostra, all’interno della quale si opera per ristabilire la biodiversità laddove si è in parte perduta. Il protocollo di intesa tiene conto anche delle nuove esigenze del territorio abbinate a quelle del comparto pesca, si tratta pertanto di uno strumento in più per agire nel rispetto dell’ambiente e per il sostegno dell’economia del mare” ha aggiunto l’Assessore all’Ambiente Carlo Carta.