In una conferenza provinciale per la rete scolastica molto partecipata, sindaci e i dirigenti scolastici dell’oristanese, a distanza di qualche settimana dalla precedente riunione, ribadiscono con forza la contrarietà ai tagli sulle autonomie scolastiche così come prospettati dalle linee guida della Regione Sardegna che prevedono una riduzione di complessive 42 autonomie a livello regionale, a partire dall’anno scolastico 2024/2025.

È forte il messaggio di preoccupazione che scaturisce dagli interventi nell’incontro tenutosi nella sala consiliare di via Carboni, aperto dall’Amministratore Straordinario della Provincia di Oristano, Massimo Torrente che ha fatto il quadro della situazione alla luce del secondo incontro avuto la settimana scorsa, insieme al partenariato istituzionale, con l’Assessore regionale alla Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu. A lui, Torrente ha ribadito le gravi criticità che avrebbero comportato i tagli delle autonomie prospettati con le nuove linee guida della Regione, con una ulteriore penalizzazione di 4 accorpamenti rispetto ai 3 precedentemente previsti nella precedente stesura, situazione peggiorativa rispetto ad un territorio che aveva già intrapreso, negli anni precedenti, un processo virtuoso di razionalizzazione delle autonomie scolastiche.

Oggi, nei loro interventi, sindaci e dirigenti scolastici hanno formulato diverse proposte di adeguamento dell’organizzazione della rete scolastica provinciale, evidenziando la necessità, ognuno per il proprio ambito territoriale, di sostenere le autonomie esistenti, a garanzia di un’offerta formativa di qualità, compatibile con rete viaria e tempi di percorrenza penalizzanti.

Dagli interventi è emerso anche il ritardo con cui la problematica è stata portata all’attenzione dei territori da parte della Regione Sardegna, con una forte sottolineatura, da parte dei presenti, sulla mancata presa di posizione dell’Ente regionale verso lo Stato, rinunciando di fatto a sostenere quel principio di insularità presente nella Costituzione Italiana che anche in questo caso è stato disatteso.

Un principio richiamato da diversi sindaci nei propri interventi ed in particolare da Massimiliano Sanna, Sindaco di Oristano, che ha ribadito la necessità di reazione e di non rassegnazione di fronte a proposte inaccettabili: “Mi sembra di assistere a una guerra tra poveri. Ci vuole un confronto tra i sindaci e una presa di posizione forte e condivisa per respingere il piano proposto o al limite prevedere una gradualità nell’applicazione degli accorpamenti delle autonomia. Ribadisco il mio no alla rassegnazione e alla proposta presentata perché dobbiamo garantire i servizi nel territorio. Non dobbiamo subire questa imposizione e per riuscirci dobbiamo lavorare tutti insieme con unità di intenti”.

Posizione condivisa da diversi sindaci presenti: tra questi, in tal senso si è espresso il Sindaco di Marrubiu, Luca Corrias, che ha parlato anche in rappresentanza dell’Unione dei Comuni del Terralbese, il vice sindaco di Arborea, Davide Rullo, il sindaco di Baratili San Pietro, Alberto Pippia, il Sindaco di Sedilo, Salvatore Pes, che ha proposto un’azione comune verso la Regione insieme alla Provincia di Nuoro e il Sindaco di San Vero Milis, Luigi Tedeschi, che ha prospettato un ulteriore approfondimento tra le Unioni dei Comuni dell’oristanese per arrivare alla massima condivisione per le soluzioni da mettere in campo, con interesse primario gli alunni.

Al termine degli interventi, Massimo Torrente ha sintetizzato le diverse strade percorribili dalla Conferenza provinciale, ribadendo la ferma intenzione della Regione Sardegna, espressa in tutti gli incontri interistituzionali, di procedere ai previsti tagli di autonomie scolastiche così come indicato nelle linee guida.

Il tavolo della Conferenza provinciale, al fine di approfondire ulteriormente le diverse proposte pervenute e adottare una strategia unitaria per arginare i tagli delle autonomie, ha deciso di riconvocarsi per lunedì 19 ottobre 2023.