La libertà di stampa è sotto attaqcco nell’UE e nel resto del mondo. Scoprite in che modo il Parlamento europeo supporta il lavoro dei giornalisti.

Con l’avvento dei nuovi canali digitali il giornalismo è costretto ad affrontare sfide crescenti, dal momento che tali canali vengono sfruttati per diffondere la disinformazione in un mondo sempre più polarizzato. Sebbene l’Europa continui ad essere il continente più sicuro per i giornalisti e per la libertà dei media, l’evolversi del conflitto russo in Ucraina ha complicato le cose, facendo registrare attacchi e intimidazioni in vari paesi.

In molteplici occasioni, il Parlamento europeo ha ripetutamente sostenuto la libertà di stampa e il pluralismo dei media sia all’interno dell’UE che a livello globale. In occasione della Giornata della libertà di stampa del 3 maggio 2023, gli eurodeputati hanno sottolineato l’importanza della stampa libera come pilastro a difesa dei diritti umani. Gli europarlamentari hanno espresso la propria preoccupazione riguardo al crescente numero di attacchi ai danni dei giornalisti, sottolineando il ruolo essenziale della libertà di stampa in una democrazia funzionante.

Nel corso della plenari di ottobre 2023, con la Legge Europea per la Libertà dei Media gli eurodeputati hanno fissato la propria posizione in merito alle nuove normative volte a proteggere il pluralismo e l’indipendenza dei media nell’UE . Il Parlamento intende proibire qualsiasi interferenza nelle decisioni editoriali, migliorare la trasparenza della proprietà dei media e contribuire a garantire un adeguato finanziamento dei media.

A luglio 2023, i membri del parlamento hanno sollecitato inoltre una maggiore e più incisiva azione a livello globale per la protezione dei giornalisti, sottolineando la loro profonda preoccupazione per la situazione della libertà dei media a livello mondiale, nonché per la sicurezza dei professionisti dell’informazione.

Nel novembre 2021 gli eurodeputati hanno chiesto nuove regole per proteggere le voci critice ed evitare che siano messe a tacere. A tale misura ha fatto seguito una proposta della Commissione europea per stabilire standard minimi di protezione dalle “azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica” (dall’inglese SLAPP Strategic Lawsuits Against Public Participation) nell’Unione Europea, il Parlamento ha adottato la propria posizione negoziale nel luglio 2023.

Nel novembre 2020 il Parlamento ha richiesto misure per rafforzare la libertà e il pluralismo dei media nell’UE.

I deputati hanno sottolineato come il nuovo ambiente digitale abbia esacerbato il problema della diffusione della disinformazione.

In due altre risoluzioni votate nel marzo 2022 e giugno 2023 gli eurodeputati hanno esortato l’UE a creare una strategia comune per far fronte alle interferenze straniere e alle campagne di disinformazione e ha chiesto maggiore sostegno ai media indipendenti, ai verificatori di fatti e ai ricercatori.

Nel mese di giugno 2023, il Parlamento ha adottato raccomandazioni per contrastare l’abuso di spyware, utilizzato illegalmente contro giornalisti e oppositori politici.

Inoltre, il Parlamento europeo sta ultimando l’elaborazione della legislazione europea sulla libertà dei media.

Il 3 maggio 2022 il Parlamento europeo ha lanciato la terza edizione del Premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo, in memoria della giornalista maltese uccisa in un attentato dinamitardo nel 2017, per premiare il giornalismo eccezionale che riflette i valori dell’UE.

La libertà di espressione, la libertà dei media e il pluralismo sono sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, nonché dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.