VERONA (ITALPRESS) – La Juventus soffre ma passa per 1-0 sul campo di un Verona che non riesce a portare a casa punti nonostante una prestazione nel complesso coraggiosa. A decidere la gara è un guizzo di Kean nella ripresa, al termine di un’azione avviata prima da Milik e poi da Rabiot. I gialloblù partono meglio e impensieriscono Perin al 3′ con un tiro dalla distanza di Sulemana che esce di poco. Dopo un avvio di marca scaligera, i bianconeri prendono campo alla distanza ma vanno al tiro per la prima volta solamente al 38′ con Locatelli, che ci prova dai 20 metri trovando, però, Montipò pronto alla parata in tuffo. Un primo tempo vivace ma quasi privo di emozioni si chiude a reti inviolate. Al 3′ della ripresa Dawidowicz ci prova in scivolata dopo aver raccolto una punizione dalla trequarti, ma non colpisce bene e la sfera termina alta. Al 12′ Rabiot si libera di prepotenza sulla destra e mette dentro una palla tesa sulla quale Kean manca l’impatto di un soffio. Il gol è nell’aria e arriva al 16′. Milik vede un grande corridoio per Rabiot, il francese serve Kean sul taglio che firma l’1-0 con il sinistro piegando le mani a Montipò con la complicità di una deviazione. Un quarto d’ora più tardi esplodono le proteste dei veneti quando Danilo tocca la palla di mano in area dopo un rimpallo, con arbitro e Var che non intervengono. Un episodio sul quale rimangono alcuni dubbi. Rigore che viene concesso al 38′, quando Bonucci sembra commettere fallo su Verdi in area. Questa volta, però, il Var richiama Di Bello alla verifica e l’arbitro cambia la decisione togliendo il penalty all’Hellas. In avvio di recupero, Henry lancia Lasagna nel corridoio che sfugge ad Alex Sandro, con quest’ultimo che lo stende al limite e viene espulso. La punizione di Verdi, però, non sortisce alcun effetto e gli ospiti resistono agli assalti finali degli uomini di Bocchetti, mettendo in cassaforte il risultato. La Juventus festeggia così 3 punti importanti che la catapultano al terzo posto, a due sole lunghezze di ritardo dal Milan secondo. Rimane invece critica la situazione del Verona, ancora ultimo a quota 5.
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