In Sardegna, la prima campanella suonerà ufficialmente il 12 settembre.Il nuovo anno scolastico sardo inizia con oltre 5.500 studenti in meno rispetto all’anno scorso e tutto ciò è imputabile alla diminuzione delle nascite, il calo demografico dell’isola preoccupa anche il futuro dell’istruzione.Gli alunni che torneranno a scuola sono, precisamente, 176.667 un numero in calo rispetto all’anno precedente che aveva visto più di 182 mila studenti sui bachi.All’apertura di questo nuovo anno, il 16 settembre a Cagliari, al Convitto nazionale, la Sardegna avrà l’onore di ospitare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.A Francesco Feliziani, Direttore scolastico regionale, spetterà il compito di raccontare la scuola sarda nei vari aspetti che la contraddistinguono.Feliziani afferma che la Sardegna ha eccellenze nella sua scuola, anche se a volte le notizie negative oscurano gli aspetti positivi, afferma che mentre ci possono essere ritardi nella disponibilità di insegnanti di sostegno, il sistema delle assunzioni è stato migliorato negli ultimi anni. Inoltre il Direttore regionale pone in luce i problemi con i concorsi per i docenti, che però sono necessari per rispettare gli impegni dell’Italia con l’Unione Europea.Un’ altro aspetto è la situazione edilizia nelle scuole sarde che viene considerata buona, alcune criticità sono presenti nelle aree più popolate. Rassicura che nonostante gli accorpamenti in atto in alcune scuole, il numero del personale rimarrà lo stesso e che quasi tutte le scuole manterranno il proprio dirigente scolastico.