La tragedia di Girasole, dove il giovane operaio Gabrielle Piroddi ha perso la vita folgorato mentre lavorava in una cabina dell’Enel, rappresenta purtroppo un ulteriore episodio di quella che viene comunemente definita una “morte bianca”.

Il dramma ha scosso profondamente la comunità di Perdasdefogu, paese d’origine del giovane, e ha sollevato l’indignazione non solo tra i cittadini, ma anche tra le istituzioni e le organizzazioni sindacali. L’assessore dell’Industria Emanuele Cani, a nome della giunta regionale, ha espresso il proprio cordoglio e ha sottolineato l’importanza cruciale della sicurezza nei luoghi di lavoro, ribadendo un appello a rafforzare le misure preventive.

La CGIL, attraverso le parole del segretario generale regionale Fausto Durante, ha espresso una forte condanna per l’ennesima morte sul lavoro, richiamando l’attenzione su una “catena senza fine” che deve essere spezzata. Durante ha richiesto l’introduzione di misure drastiche, come una “patente a punti” per le imprese, l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro, la creazione di una Procura nazionale specifica per i morti sul lavoro e l’assunzione di nuovo personale dedicato alla prevenzione e al controllo della sicurezza.

Questi interventi riflettono una crescente consapevolezza della necessità di affrontare in maniera sistematica e severa le questioni legate alla sicurezza sul lavoro, al fine di evitare che altre vite vengano spezzate tragicamente durante l’esercizio delle loro attività professionali.