“La Sardegna è sempre stata una terra accogliente e solidale e lo conferma attraverso l’adesione a programmi internazionali che contribuiscono allo sviluppo dei paesi in via di sviluppo, in un’ottica di reciproco scambio. La cooperazione, infatti, è l’unico strumento di risoluzione delle problematiche legate alle questioni migratorie. Attraverso il consolidamento della rete dei partenariati territoriali, infatti, è possibile costruire percorsi di inserimento lavorativo per le popolazioni natie, riducendo le cause delle migrazioni e al tempo stesso consentire alle imprese sarde di investire in quei territori”.
Così l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, è intervenuta, stamane, al Forum territoriale sardo “Le sfide internazionali della cooperazione italiana e sarda, organizzato, stamane, da Casa Emmaus a Cagliari al Cesar’s Hotel, un’occasione di scambio e riflessione sul tema della cooperazione e della solidarietà internazionale.
“E’ nostra intenzione – annuncia l’esponente dell’esecutivo – rilanciare il tavolo regionale della cooperazione con un protocollo di intesa con le associazioni; prendiamo l’impegno di avviare le interlocuzioni necessarie già dalle prossime settimane. Rinnovo l’impegno della Regione – ha aggiunto l’assessore – nel promuovere processi virtuosi di internazionalizzazione di imprese che producano effetti positivi nel territorio dello Stato beneficiario, ma che siano anche in grado di generare ricadute positive nel nostro territorio, nel rispetto degli Obiettivi dell’Agenda 2030. Nello specifico – spiega – l’Assessorato del Lavoro ha già avviato diversi progetti di cooperazione internazionale, tra cui “RETI AL LAVORO – Percorsi in Comune per giovani e donne in Senegal”, un’iniziativa importante per sostenere l’occupazione delle fasce più deboli della società e contrastare il fenomeno dei flussi migratori incontrollati, con particolare riguardo al mondo giovanile e alla condizione di svantaggio femminile”.