LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Storie piccole o grandi diceva Spalletti alla vigilia. Il capitolo scritto ieri, di enorme, ha avuto il pathos con cui gli azzurri hanno acciuffato una qualificazione che stava scivolando via verso calcoli e speranze sui fallimenti altrui. Al minuto 98 la storia è cambiata. Più in là vedremo se si potrà raccontare qualcosa di grande quando verrà il tempo dei bilanci. Promozioni a pieni voti, sufficienze e bocciature azzurre dopo la folle notte di Lipsia.
DONNARUMMA 7.5: Autogol a parte, insuperabile contro la Spagna, sulla soglia della perfezione contro i croati. Dice no al bolide di Susic dopo 5 minuti. Poi nella ripresa, in rapida sequenza para un rigore a Modric, fa un miracolo su Budimir, poi deve arrendersi all’eterno centrocampista del Real. CAPITAN NUMERO 1
DARMIAN 5: Spalletti lo manda in campo puntando sulla sua esperienza. Gioca nella difesa a tre, fa un paio di buone diagonali, ma perde palloni pericolosi nei pressi dell’area di rigore. Dopo l’1-0 croato va a fare il quinto di centrocampo, ma anche lì non è quello visto in nerazzurro. RIMANDATO
CALAFIORI 7.5: Prestazione da gigante. In difesa non sbaglia nulla, si sgancia a centrocampo come gli ha insegnato Thiago Motta. Gioca sempre a testa alta, il pallone tra i piedi non brucia mai, anche quando per gli altri scotta. Al minuto 98 tutti avrebbero buttato palla in area affidandosi ai santi e alle speranze, lui guadagna campo, punta dritto e allarga al momento giusto per Zaccagni. Sul pass per gli ottavi c’è la sua firma.
RIVELAZIONE AZZURRA
RETEGUI 6.5: Dopo due gare in panchina, ha la sua chance dall’inizio. Mette in campo quel che ha, lotta come sanno fare i centravanti argentini, attacca la profondità e ingaggia una bella battaglia con i centrali croati. Niente pigrizia, solo tanta voglia. Ma tra deviazioni ed errori di mira, una conclusione pulita non arriva. ADRENALINICO
ari/mrv