ROMA (ITALPRESS) – Sostenere gli Enti Locali liberando fondi che potranno essere immediatamente utilizzati sul territorio con interventi mirati a favore della popolazione.
Questo l’obiettivo del piano di rinegoziazione dei mutui di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) con Comuni, Province e Città Metropolitane, avviato a inizio aprile e che si è concluso con l’adesione di circa 800 Enti.
Si tratta della più estesa operazione di rinegoziazione dei mutui realizzata negli ultimi anni da CDP, insieme a quella attivata nel 2020 per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’iniziativa ha consentito agli Enti di rinegoziare oltre 30.000 prestiti per un debito residuo totale di circa 7,3 miliardi (il 30% del totale rinegoziabile) e di liberare così fino a circa 320 milioni di risorse nel periodo 2023-2024 da utilizzare, tra l’altro, per far fronte alle esigenze finanziarie determinate dal difficile contesto di aumento dei costi energetici e delle materie prime.
La misura, che per la prima volta ha previsto un processo di adesione interamente digitale, ha interessato in maniera capillare l’intero territorio nazionale. Al Nord hanno aderito oltre 200 Enti, al Sud e nelle Isole più di 400 e al Centro circa 150.
“La rinegoziazione dei mutui rappresenta uno strumento che CDP mette a disposizione degli Enti per sostenerli ai fini dello sviluppo del territorio nelle fasi di complessità e criticità. Con questa operazione gli Enti Locali potranno liberare, nel periodo 2023-2024, risorse pari a 320 milioni da impiegare fin da subito. In un momento di particolare incertezza legata all’attuale contesto macro-economico e geopolitico, Cassa Depositi e Prestiti è al fianco degli amministratori locali, per rispondere efficacemente alle istanze delle comunità e ai bisogni dei cittadini”, afferma Massimo Di Carlo, Vicedirettore Generale e Direttore Business di CDP.

– foto ufficio stampa CDP –

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