Questa mattina gli alunni e le alunne della scuola secondaria di primo grado hanno celebrato la Giornata Internazionale della Donna in compagnia di quattro donne che si sono distinte nel campo della ricerca scientifica, dello sport e delle istituzioni.

Nell’aula magna dell’Istituto di via Trieste, alla presenza del Sindaco Andrea Abis, dell’Assessora alle Politiche sociali, sanitarie e assistenziali Laura Celletti e del Consigliere delegato all’Istruzione Ferdinando Sechi e accompagnati dagli insegnanti, ragazzi e ragazze hanno assistito al racconto di quattro storie, ricevendo spunti di riflessione sull’importanza della scelta e del perseguimento dei propri obiettivi.

Angelica Simbula, fisica e ricercatrice dell’Università degli studi di Cagliari ha deciso solo da adulta quale sarebbe stato il suo mestiere. “Da piccola credevo che avrei fatto l’artista o la detective. Amavo gli studi scientifici e quando mi sono iscritta alle scuole superiori e poi all’università in tanti mi mettevano in guardia sul fatto che stessi iniziando un percorso di studi prettamente maschile. Effettivamente non conoscevo nessuna donna che svolgesse il mestiere che ora ho fatto mio, ma sono pienamente soddisfatta di non essermi arresa”.

Anche Alice Giorda, già campionessa regionale sarda di motocross, conosce bene il significato dell’essere considerata diversa. “In Sardegna è molto complicato trovare altre ragazze che partecipano alle gare. Sono salita sulla mia prima moto quando ero ancora molto piccola, ora ho trentadue anni ma gli uomini con i quali devo gareggiare spesso continuano ad avere un atteggiamento ostile nei miei confronti. Ho imparato a trarre il lato positivo dal loro comportamento, tramutandolo in una sfida, un incentivo per raggiungere il traguardo prima di loro, come spesso accade”.

Anche nel campo della pubblica amministrazione capita di doversi confrontare con gli stereotipi di genere. “Succede che le prime a mettere in dubbio il nostro operato siano proprio le donne – afferma la responsabile del servizio di Polizia locale Barbara Poddi -, o che in presenza di colleghi uomini si tenda ad attribuire a loro il ruolo di comando solo perché di genere maschile. Non mancano poi gli episodi di aggressività, spesso perché si fa fatica ad accettare che sia una donna a imporre il rispetto delle regole. Non mi sono però mai sentita inferiore, credo piuttosto che l’essere donna sia una marcia in più, perché siamo abituate a dover dimostrare quanto valiamo e il nostro impegno è massimo”.

“Siate curiosi, studiate, non stancatevi di approfondire e di lavorare perché dietro il lavoro si nascondono le più grandi soddisfazioni – ha affermato Sofia Pippia, responsabile del servizio Affari generali del Comune -. Io sapevo fin da piccola cosa avrei fatto da grande, ma non mi sono accontentata. Le esperienze lavorative hanno forgiato il mio carattere e mi hanno insegnato a gestire le situazioni, a essere paziente e a far rispettare il mio essere donna sul lavoro, fino a raggiungere l’obiettivo che mi ero prefissata. Il sostegno della famiglia è stato fondamentale”.

Storie di emancipazione femminile, di affermazione del ruolo della donna all’interno di una società che tarda a riconoscere una effettiva parità di genere tra uomo e donna.

Soddisfatti il Sindaco Andrea Abis e il Dirigente scolastico Paolo Figus.

“Occorre lottare per contrastare la discriminazione in tutti i suoi aspetti – ha detto il Sindaco Andrea Abis ai ragazzi riuniti in sala -. Nella società ci sono sempre stati dei momenti in cui per etnia, religione, colore della pelle, i popoli sono stati discriminati, generando conflitti e oppressioni. Così è successo e in parte succede ancora oggi anche nei confronti del genere femminile. È necessario imparare fin da giovani che ci si deve opporre alle ingiustizie, avendo il coraggio di schierarsi sempre dalla parte corretta, anche quando si è in minoranza, per perseguire l’ideale di una società finalmente libera dagli stereotipi di genere”.

“Oggi i ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscere degli ottimi esempi di vita, attraverso l’esperienza di donne che hanno saputo superare le convenzioni di un società che tende a relegare la donna a ruoli sociali e lavorativi di secondo piano. Ognuna di esse ha calato il concetto astratto di parità di genere nel concreto del proprio vissuto” ha rimarcato il Dirigente Paolo Figus.

“Le giornate come quella di oggi servono a rendere i giovani consapevoli del fatto che uomini e donne hanno diritto alle stesse opportunità – affermano Laura Celletti e Ferdinando Sechi -. Trattare il tema dell’autodeterminazione delle donne all’interno di un luogo di educazione come la scuola, aiuta a far crescere ragazze consapevoli delle proprie potenzialità e sensibilizzare i ragazzi verso il rispetto di genere”.

Martedì, 8 marzo 2022