• Mar. Set 24th, 2024

ARISTANIS TV

Ch 77 del digitale terrestre

Cabras: giornata ecologica tornano a Is arutas 250 chili di sabbia

Disupertvoristano

Mag 30, 2022

La terza giornata ecologica organizzata da Area Marina Protetta e Comune di Cabras, oltre ad aver permesso la pulizia di un tratto di costa tra i più belli della Sardegna, è stata affiancata da un momento di forte sensibilizzazione ambientale.

“Associare il ripristino del territorio alle giornate ecologiche rispecchia perfettamente il concetto di salvaguardia degli ambienti naturali marini che vogliamo perseguire e divulgare – afferma il Sindaco Andrea Abis -. Si tratta di un appuntamento al quale non intendiamo rinunciare, perché oggi si celebra la bellezza naturale unita a una sempre più urgente necessità di tutela degli ecosistemi. Il 2022 è l’anno della ripartenza turistica, questa sarà la stagione che ci permetterà di testare quanto viaggiatori e locali abbiano recepito l’importanza di preservare un bene naturale tanto prezioso come la sabbia di quarzo”.

Ieri mattina duecentocinquanta chili di granelli di quarzo hanno potuto fare ritorno a Is Arutas. Un dato in crescita rispetto a quello dello scorso anno, quando erano stati duecento i chili di sabbia recuperati, ma comunque nettamente inferiore ai sei quintali di quarzo del 2020, dato che si auspica possa essere collegato alle insistenti campagne di sensibilizzazione per preservare la sabbia. Il tema della conservazione e del rispetto dei litorali è stato trattato più volte anche da testate giornalistiche internazionali come il The Guardian ma, nonostante il fenomeno del prelievo a partire dal 2017 in Sardegna costituisca un reato, il problema non può considerarsi risolto e l’asportazione di materiali e sedimenti naturali dalla linea di costa contribuisce in maniera significativa all’erosione delle spiagge.

Ben centocinquanta chili della sabbia restituita oggi provengono dai vari aeroporti dell’Isola, arrivati grazie alla collaborazione con l’associazione Sardegna rubata e depredata, che ogni anno si impegna nell’azione di salvaguardia.

“Purtroppo, il fenomeno dei furti di sabbia sassi e conchiglie appare costante – afferma Franco Murru, presidente di Sardegna rubata e depredata -. La nostra Associazione tenta da molti anni di scoraggiarlo rivolgendosi alla platea eterogenea dei social media, e di riflesso agli organi di informazione tradizionali, ma evidentemente in futuro sarà necessario intercettare in maniera più capillare i potenziali responsabili di questi reati, coinvolgendo per esempio le scuole primarie e secondarie e promuovendo specifici corsi di educazione ambientale”.

La presenza costante delle forze di Polizia locale e della Compagnia barracellare durante la stagione estiva contribuisce a ridurre il tentativo di furto. Lo scorso anno sono stati tre gli interventi più significativi, durante i quali le forze dell’ordine hanno sventato dei prelievi da parte di persone che tentavano di nascondere le bottigliette colme di sabbia sotto i teli mare o dentro le borse. In tutte le occasioni i protagonisti hanno ricevuto una sanzione pari a mille euro. L’apporto dei tanto volontari che si impegnano nel segnalare i malintenzionati è fondamentale.

“Ultimamente grazie alla preziosa collaborazione dei Ricercatori del CNR di Torregrande, Aree marine protette della Sardegna e varie Associazioni ad indirizzo ambientale si sta cercando di attribuire un identikit il più preciso possibile dei ladri di beni naturali in maniera tale da far convergere gli sforzi divulgativi direttamente ai target individuati” spiega Franco Murru.

Parte della sabbia restituita questa mattina proviene anche dalle camere delle strutture ricettive locali, trovata dagli attenti proprietari che hanno evitato che il prezioso carico proseguisse il viaggio come un semplice souvenir. Su una bottiglie si può leggere anche la dedica: “Ricordo di una vacanza super…”. Presenti anche i granelli resi dai turisti pentiti, che hanno pensato di spedirli all’interno di pacchi ben sigillati perché potessero tornare in sicurezza nel luogo d’origine.

“Questi gesti ci danno speranza nel cambiamento della mentalità. Dobbiamo sviluppare il senso di responsabilità nei più piccoli, consegnare loro l’eredità della tutela ambientale, rendendoli partecipi di un processo di sviluppo sostenibile all’interno del quale il territorio possa avere un ruolo preminente. La sabbia non è un souvenir e dobbiamo essere uniti nel trasmettere il concetto della protezione del bene”.

Lunedi, 30 maggio 2022

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *