Nel cuore della Marmilla, un percorso emozionante alla ricerca dei tesori nascosti tra borghi incantevoli e tradizioni secolari ha visto la partecipazione di 90 pellegrini nel secondo tour organizzato dall’Ufficio Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Oristano. Domenica 28 gennaio, i camminanti hanno attraversato un affascinante itinerario da Barumini a Las Plassas, esplorando la magica atmosfera di 4 dei 17 borghi che, entro l’anno, si uniranno al Cammino del Periplo della Giara.

Il gruppo, proveniente da diverse località, è stato calorosamente accolto presso il sito UNESCO de Su Nuraxi dal parroco don Nicola Pinna, il sindaco di Barumini Michele Zucca e il Presidente della Fondazione Sistema Cultura, Emanuele Lilliu. La sorprendente partecipazione dei pellegrini ha dimostrato un crescente interesse per l’iniziativa, che mira a coinvolgere le comunità locali, le amministrazioni, la Fondazione Altopiano della Giara e gli operatori turistici.

Il clima primaverile ha reso il cammino lungo l’antico tratto ferroviario Isili-Villacidro un’esperienza ancor più suggestiva. I camminanti hanno attraversato i pittoreschi paesi di Barumini, Las Plassas, Tuili e Setzu, ammirando la bellezza dei luoghi e immergendosi nella storia che permea ogni angolo della Giara.

Dopo un’ora e mezza di cammino, il gruppo ha raggiunto Las Plassas, sostando presso la chiesa campestre di Santa Maria, attualmente in restauro e contenente al suo interno un affascinante pozzo nuragico. Il percorso ha poi condotto i pellegrini alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, risalente al XVI secolo, con la sua struttura a croce greca, arricchendo la giornata di spiritualità e cultura.

A Tuili, il pranzo al sacco è stato un momento di condivisione, ospitato dal parroco don Antonello Muscas presso il salone parrocchiale. A causa dei lavori in corso nella chiesa di San Pietro, i camminanti non hanno potuto ammirare il prezioso retablo del Maestro di Castelsardo e gli altri tesori all’interno della parrocchiale, ma hanno potuto apprezzare il fascino del centro storico e visitare luoghi intrisi di storia, come il cortile della famiglia Zonca e la chiesa di Sant’Antonio.

Tuili si è distinto come un gioiello tra i borghi sardi, con il suo decoro urbano, portali incantevoli e sas lollas che attirano ogni anno numerosi turisti. Il sindaco Andrea Locci e il vice Maurizio Concas hanno accolto i pellegrini nel Museo dell’olivo e dell’olio e degli strumenti musicali ospitati nella Villa Asquer, arricchendo ulteriormente la giornata di cultura e tradizioni locali.

La serata, proseguita poi a Setzu, accolti dal parroco don Claudio Cera, ex militare, è stata dedicata alla riflessione sulla storia del paese, con una menzione particolare all’evento tragico della Seconda Guerra Mondiale. La piazza principale si è animata con un coinvolgente ballo sardo al suono dell’organetto di Mattia, sottolineando la ricchezza delle tradizioni locali.

Con la promessa di nuove avventure, il prossimo appuntamento in aprile porterà i pellegrini a Genoni e Gesturi, con una visita all’altopiano e la possibilità di una salita al colle Sant’Antine per i più audaci, nonché il cammino da Genoni a Nuragus lungo l’antico sentiero delle Giuseppine.

Il Cammino della Giara continua a tessere un legame unico tra spiritualità, cultura e bellezze naturali, invitando tutti a esplorare e apprezzare il patrimonio straordinario della Sardegna.

Per informazioni, don Ignazio Serra (331 7912610 – riomannu@gmail.com)