MANILA (FILIPPINE) (ITALPRESS) – L’Italbasket batte 78-76 la Serbia nella prima gara della seconda fase dei Mondiali rimettendosi in linea per il passaggio ai quarti di finale. Gara dai tanti volti, con gli azzurri trascinati da Simone Fontecchio (30 punti). L’Italia parte bene e chiude in vantaggio il primo quarto (23-19), prima di subire la reazione della Serbia che fa meglio nel secondo periodo chiudendo avanti alla fine del primo tempo (42-40). Al rientro, dopo la pausa lunga, la formazione azzurra soffre in attacco e la squadra di Pesic prende il largo arrivando fino al +16 (60-44 a -4′ dalla fine del terzo periodo) grazie a una tripla di Jovic. In questo momento, però, la squadra di Pozzecco non si abbatte, rimane con la testa dentro il match e rimonta con un parziale di 15-2 firmato Fontecchio e Datome, chiudendo il quarto sotto di 3 punti (62-59 Serbia). L’onda azzurra prosegue anche negli ultimi 10′, con la squadra italiana che si riporta avanti fino al +5 in diverse occasioni per un finale intenso, che premia l’Italia con il punteggio di 78-76. Gli azzurri adesso si giocheranno l’accesso ai quarti nella sfida in programma domenica contro Portorico.
“Sono un uomo clamorosamente fortunato perchè fidarsi di questi ragazzi, e intendo tutti dal presidente ai 12 giocatori allo staff, è facilissimo. Mi prendo le responsabilità, quando penso di dover fare determinate cose le faccio, ma non mi pento fin quando non manco di rispetto ai miei giocatori” l’analisi alla fine del match del ct dell’Italia, Gianmarco Pozzecco.
“E’ stata una gara bella, da nazionale. Tutti i tifosi saranno impazziti. Adesso siamo in ballo, siamo vivi, oggi ce la godiamo, è stata una grande gara contro una grande squadra”, le parole del capitano azzurro Gigi Datome.
“Sono andato a cercare qualcosa dentro di me al 3° quarto quando eravamo sotto di 16. Abbiamo cercato le ultime forze che avevamo dentro tutti. Abbiamo fatto uno sforzo allucinante, Datome ci ha dato una spinta incredibile, è stato bellissimo vedere i canestri che ha fatto, fenomenale. Quando ne metti 1, 2, 3 poi il canestro si allarga”, ha concluso poi Simone Fontecchio.
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