ROMA (ITALPRESS) – “Noi abbiamo firmato accordi con tutti i principali attori dell’accesso alla fibra in Italia. Abbiamo fatto questa scelta, molto forte, di offrire oltre alla nostra connettività mobile, una connettività fissa 100% Ftth. Abbiamo firmato accordi con tutti i principali fornitori in Italia come Open Fiber, FiberCop e Fastweb. Il nostro obiettivo è quello di andare a offrire una connessione che è solo la migliore possibile: noi acquistiamo una connessione in fibra passiva e andiamo a installare ovunque possibile i nostri apparati che ci permette di offrire performance elevate, fino a 5 gigabit al secondo. Da qui a inizio 2023 contiamo di coprire circa 10 milioni di unità immobiliari, oggi sono circa 7,7 milioni”. Così Benedetto Levi, amministratore delegato di Iliad Italia, intervistato dall’Italpress. “La nostra offerta a 19,99 euro per gli utenti mobili è molto conveniente, noi abbiamo fatto la scelta di offrire solo vera fibra a prezzi molto competitivi e in trasparenza, questo genererà un’ulteriore spinta verso il passaggio alla fibra”, ha aggiunto.
Levi ha poi spiegato l’impegno di Iliad per ridurre l’impatto dei consumi energetici: “Al di là di alcune misure nell’interno dei nostri uffici o store, le reti di telecomunicazione consumano molta elettricità, quindi stiamo valutando alcune misure di notte che, senza avere il minimo impatto negativo, andranno a ridurre il consumo dell’elettricità e ridurre quindi i consumi nel Paese. Altra misura importante è la funzionalità che abbiamo implementato sulle nostre Iliad box, che è lo spegnimento automatico del wi-fi a casa durante la notte per evitare di avere consumi energetici inutili. Sulla sostenibilità siamo attivi su molti fronti – ha proseguito – come operatore sappiamo quanto la connettività sia importante per andare da un lato a colmare alcuni divari geografici e sociali ma anche a ridurre le emissioni di Co2, l’abbiamo scoperto soprattutto durante la pandemia. Stiamo mettendo in piedi alcune misure relative alla sostenibilità che chiamerei più sociale che ambientale, una accessibilità totale delle nostre offerte; ad esempio, ci sono alcune attività locali in molte città italiane per avvicinare dei ragazzi delle scuole medie di alcuni quartieri difficili al mondo delle materie Stem”.
Infine Levi ha sottolineato come in Italia si è partiti in ritardo rispetto al alcuni paesi europei nello sviluppare la reti a fibra ottica, “ma oggi questo ritardo si sta colmando anche grazie ai fondi del Pnrr, credo che le due priorità per colmare il digital divide siano da un lato accelerare la cablatura del paese, dall’altro lato offerte semplici, chiare e accessibili che permettano poi agli utenti di sottoscrivere l’offerta. Perchè se la fibra arriva e poi nessuno sottoscrive è inutile averla portata”, ha concluso.

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