Su proposta dell’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, la giunta comunale ha condiviso il progetto della Regione nato con l’obiettivo di inserire gli Itinerari dello Spirito della Sardegna nell’ambito di reti e percorsi religiosi nazionali ed internazionali in grado di generare un’offerta turistica strutturata che, attraverso azioni di aggregazione e di coordinamento territoriale, riesca ad attrarre importanti flussi anche in periodi di bassa stagione.

“Quello degli itinerari turistico-religiosi – commenta il Sindaco Andrea Lutzu –  è un segmento importante per far conoscere e promuovere la cultura del nostro territorio, partendo dalle tradizioni religiose per poi coinvolgere altri elementi attrattivi locali in grado, assieme, di destagionalizzare il flusso turistico, finora concentrato quasi esclusivamente nel periodo estivo con l’unica eccezione del nostro importante carnevale, peraltro limitato dalla pandemia nell’ultimo biennio”.

L’idea, nata nel 2012, ha come scopo il riconoscimento ufficiale della valenza turistica dei “Cammini” e degli “Itinerari dello spirito” della Sardegna. In seguito la Regione ha istituito un “Registro Ufficiale” degli stessi che, con l’ausilio di linee guida, individua le tipologie e i parametri necessari per il loro riconoscimento. Nel 2016 l’associazione “100 Torri” di Selargius ha ideato e creato l’itinerario denominato “Cammino 100 Torri” per l’inserimento nel Registro Regionale dei Cammini e degli Itinerari dello Spirito e candidarsi, assieme al Cammino di San Giorgio Vescovo di Suelli, il Cammino di Sant’Efisio, il Cammino Minerario di Santa Barbara, alle destinazioni di Pellegrinaggio e Luoghi Francescani, ed altri meritevoli di valorizzazione, a rappresentare la Sardegna nello scenario internazionale quale motore della destagionalizzazione e dell’ospitalità sul segmento dei “Cammini e del Turismo lento”. La Torre Costiera di Torre Grande sarà uno dei punti cardinali più importanti nel percorso delle 100 torri e rappresenterà il centro simbolico da cui avrà inizio la proposta culturale locale inserita nel circuito dei cammini.

“Partendo dalla borgata marina e dal manufatto da cui prende il nome, – osserva l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna – l’attenzione si sposterà verso la Cattedrale di Oristano, la Basilica del Rimedio, il Cristo di Nicodemo, il Monastero del Carmine, solo per citare alcuni dei nostri beni culturali, che non potevano mancare in un itinerario religioso così importante. La cultura, in ogni sua forma e aspetto, è stata sempre influenzata dalla religione e ne ha tratto ispirazione e creatività. L’amministrazione comunale, consapevole dell’importanza del patrimonio artistico oristanese, aderendo al “Cammino 100 Torri” amplia e consolida quindi l’offerta qualitativa per divulgare con sempre maggiore capillarità la conoscenza del patrimonio culturale locale. Grazie anche a questa iniziativa e alla grande espansione del turismo religioso, si potrà allargare la platea dei beneficiari di queste opere d’arte e siti di grande interesse e contemporaneamente dare ulteriore vitalità all’economia locale”.

Il percorso del Cammino 100 Torri si articola lungo il periplo della Sardegna per una totalità di 1284 km suddivisi in otto Vie principali, unite dalla costellazione delle numerose e storiche torri costiere da cui l’itinerario prende il nome e che comprende incantevoli panorami costieri, ma anche sentieri di montagna immersi nella macchia mediterranea, borghi suggestivi ricchi di tradizioni ai quali si aggiungeranno i principali luoghi d’interesse storico-religioso del Comune di Oristano. La totalità del cammino è suddiviso in 70 tappe percorribili a piedi, in bicicletta, a cavallo o con ogni mezzo, in un arco di tempo variabile dai 45 ai 60 giorni.

Martedi, 29 marzo 2022