La condizione di insularità impone costi e svantaggi che penalizzano profondamente le imprese agricole sarde, ha dichiarato Gian Franco Satta, assessore regionale all’Agricoltura, durante un’audizione presso la Commissione Parlamentare Bicamerale. Tra le criticità evidenziate: i costi elevati di trasporto marittimo, pari al 70% in più rispetto al trasporto su gomma, i ritardi nelle spedizioni e l’assenza di collegamenti affidabili durante l’alta stagione. Questi fattori colpiscono in modo particolare i prodotti freschi, come ortaggi e latticini, riducendone il valore commerciale e aggravando le difficoltà contrattuali. La Sardegna è leader nazionale in produzioni come il Pecorino Romano e gli ortaggi, ma la competitività delle aziende, spesso di piccole dimensioni e localizzate in aree marginali, è fortemente limitata. Satta ha richiesto misure concrete, come agevolazioni per il trasporto e la creazione di una continuità marittima per le merci, al fine di ridurre i costi e garantire pari opportunità rispetto al resto d’Italia. Un esempio concreto delle difficoltà: decine di camion refrigerati con merci deperibili sono rimasti bloccati per due giorni a Porto Torres, a causa di un guasto a una nave. Situazioni simili dimostrano quanto sia urgente affrontare il problema per tutelare imprese e consumatori.