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Oristano accoglie la “Quarto Savona Quindici”: un viaggio della memoria contro la mafia

Disupertvoristano

Ott 31, 2024

Questa mattina, a Oristano, la “Quarto Savona Quindici” ha fatto tappa per l’ultima volta in Sardegna, nell’ambito del progetto “Dal Sangue Versato al Sangue Donato”. La teca contenente i resti della Croma blindata, l’auto della scorta del giudice Giovanni Falcone, è un potente simbolo della lotta alla mafia e un tributo agli agenti Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani, caduti nell’attentato di Capaci del 1992 insieme al magistrato e a sua moglie, Francesca Morvillo.Tina Montinaro, moglie di Antonio, ha voluto essere presente, come in tante altre tappe dell’iniziativa. Con emozione ha dichiarato: “La Quarto Savona 15 non si ferma, abbiamo il dovere di non voltarci dall’altra parte. Non li abbiamo dimenticati”. Una testimonianza, la sua, che continua a mantenere vivo il ricordo di un sacrificio doloroso e necessario.Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha accolto la teca con parole di grande significato: “Oggi abbiamo l’onore di ospitare una testimonianza viva e potente. La “Quarto Savona 15” rappresenta il sacrificio di uomini e donne che hanno dedicato la loro vita a combattere la mafia e difendere il nostro Paese.” Un simbolo di coraggio e dignità che, secondo il sindaco, deve essere condiviso e ricordato, specialmente tra le nuove generazioni. Sanna ha lanciato un messaggio ai giovani, sottolineando come la lotta alla mafia riguardi tutti: “Falcone una volta disse che la mafia non è invincibile: è un fenomeno umano, e come tale ha un inizio e una fine.” Ha ricordato inoltre che la mafia prospera grazie all’indifferenza e al silenzio, e che contrastarla significa scegliere la legalità ogni giorno, rifiutando l’omertà, la paura e i compromessi. La giornata è stata resa possibile grazie all’impegno dell’Associazione Donatori Nati e al progetto “Dal Sangue Versato al Sangue Donato”, che lega la memoria delle vittime della mafia a un gesto di solidarietà concreta, come la donazione del sangue. “Legalità e solidarietà camminano insieme” ha dichiarato il sindaco, “e spegnere il fuoco dell’illegalità ci permette di accendere quello della speranza”.

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