Il cambiamento climatico minaccia sempre più le imprese montane della Sardegna. Un’analisi di Confartigianato Sardegna rivela che il 62,6% delle oltre 4.000 aziende situate in 34 comuni dell’Isola è a rischio, principalmente a causa di frane e alluvioni. Questa situazione mette in pericolo circa 2.500 imprese e 6.300 lavoratori, con le province di Nuoro e Sud Sardegna tra le più esposte. A livello nazionale, il 31,5% delle imprese italiane è vulnerabile agli eventi climatici estremi, ma in Puglia la percentuale sale al 98%, seguita dalla Liguria al 75,7%.
I danni causati dal cambiamento climatico in Italia hanno raggiunto i 50 miliardi di euro nel periodo 2013-2022, rendendo il nostro Paese il più colpito dell’Unione Europea. Il presidente di Confartigianato Sardegna, Giacomo Meloni, ha sottolineato l’urgenza di interventi per migliorare la prevenzione idrogeologica e la gestione del territorio, denunciando che le misure attuali, come l’assicurazione obbligatoria contro le calamità, non risolvono il problema alla radice.
Le piccole imprese, secondo Confartigianato, possono avere un ruolo fondamentale come “guardiane” del territorio, contribuendo alla sua tutela attraverso buone pratiche agricole e forestali. Tuttavia, servono interventi strutturali, una pianificazione territoriale efficace e una migliore gestione delle risorse, insieme all’uso strategico dei fondi del PNRR per la protezione delle aree a rischio.