Il fenomeno che sta colpendo le foreste della Sardegna, in particolare querce da sughero e lecci, è un problema di grande portata. La combinazione di fattori ambientali negativi, tra cui la diffusione del fungo Phytophthora e la grave siccità del 2024, ha portato a un aumento del deperimento e del disseccamento delle piante, con effetti devastanti sul patrimonio forestale dell’isola.

La Phytophthora, un patogeno che attacca le radici delle piante, è presente in Sardegna da anni, ma la crisi idrica ha aggravato la situazione. Il deperimento, una malattia che colpisce principalmente le querce da sughero, e il disseccamento, causato dalla mancanza di acqua, si sono intensificati, creando una situazione emergenziale.

Le risorse regionali, pari a oltre un milione di euro, saranno destinate al monitoraggio e alla diagnosi accurata delle aree colpite tramite tecnologie avanzate, come droni dotati di sensori multispettrali per rilevare la variazione della clorofilla. Questi dati aiuteranno a valutare il grado di sofferenza delle piante e a sviluppare interventi mirati, cercando di salvaguardare, dove possibile, la vegetazione danneggiata.

Gli interventi previsti variano in base alla gravità della malattia: in casi di degrado reversibile, si potrà agire sull’ambiente o sulla pianta per alleviare i sintomi e migliorare la resistenza delle foreste. Tuttavia, il quadro complessivo evidenzia una situazione estremamente critica che richiede una gestione attenta e urgente per preservare gli ecosistemi sardi.