Un nuovo medico, il dottor Antonio Bussalai, è in servizio nell’Unità operativa di Radiologia territoriale dell’ospedale San Martino di Oristano, diretta dal dottor Antonello Gallus.
L’acquisizione del nuovo professionista, che si somma a due colleghi a tempo pieno e due specialisti ambulatoriali ad orario parziale, permetterà alla Radiologia territoriale di potenziare l’attività diagnostica e di far lavorare a pieno ritmo la Tac a 128 strati installata lo scorso febbraio al piano terra dell’ospedale oristanese.
«ll nuovo radiologo si occuperà prevalentemente degli esami TAC, ma svolgerà anche l’attività ecografica e di radiologia convenzionale, con un incremento complessivo delle prestazioni erogate dalla nostra struttura» spiega il dottor Gallus.
«Prenderemo in carico i pazienti oncologici in follow up, quelli del Cas (Centro di accoglienza servizi) oncologico e gli utenti esterni – aggiunge il dottor Bussalai – venendo incontro e supportando anche il lavoro svolto dalla radiologia ospedaliera del DEA».
Il rafforzamento del personale dedicato alla Radiologia ospedaliera si innesta nell’attività di un reparto complessivamente molto dinamico, che registra volumi di prestazioni elevati in particolare nell’attività di diagnostica oncologica.
«Nel primo quadrimestre 2024 abbiamo eseguito 2.549 mammografie all’interno del percorso di screening oncologici: numeri così elevati non sono mai stati raggiunti prima da quando, 13 anni fa, sono stati avviati i programmi di prevenzione oncologica a chiamata attiva sulla popolazione a maggiore rischio. Siamo, infatti, perfettamente in linea con gli obiettivi assegnati dalla Regione: di questo passo, alla fine dell’anno, riusciremo ad effettuare i 7.500 esami mammografici richiesti come obiettivo regionale – chiarisce il dr. Gallus –. A questi numeri si sommano quelli della diagnostica extra-screening, esami effettuati su pazienti che non rientrano nel target degli screening per età: dall’inizio dell’anno fino ad oggi abbiamo eseguito 2.105 esami di senologia clinica». Complessivamente oltre 4.600 esami, che hanno permesso di diagnosticare, dall’inizio dell’anno ad oggi, circa 80 tumori.
Il potenziamento dell’organico, che si unisce a una dotazione strumentale di ultima generazione, consentirà ora di implementare ulteriormente l’attività diagnostica a beneficio, in particolare, dei pazienti oncologici.