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Domani a Valledoria il punto sulla grave situazione del Coghinas

Disupertvoristano

Apr 18, 2024
Un incontro che avrà l’obiettivo di esaminare la complessa situazione della diga di Casteldoria, dopo la rottura della paratia che ha di fatto inibito la distribuzione irrigua ai campi. Si terrà, domani, venerdì , 19 aprile, a Valledoria nella sala consiliare del Municipio in Corso Europa 76, alle ore 11, e vedrà la presenza oltre che dei vertici del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna Toni Stangoni (presidente) e Giosuè Brundu (direttore generale) che hanno organizzato l’incontro, anche del neo assessore regionale all’Agricoltura Gianfranco Satta, dei sindaci e delle Associazioni di categoria. “Il problema nasce da una rottura di una paratia di pertinenza dell’Ente acque della Sardegna (Enas) – spiega il presidente del Consorzio Toni Stangoni – che ha portato alla interruzione dalla mezzanotte di martedì 26 marzo sino al 2 aprile del servizio di erogazione della risorsa idrica al Consorzio di bonifica del Nord Sardegna. Successivamente, il 29 marzo si è tenuta una riunione della Cabina di Regia convocata da ADIS Sardegna alla quale è seguita l’installazione da parte di Enas di ben tre pompe drauliche per immettere acqua nelle condotte del Consorzio. Nonostante ciò, la risorsa erogata risulta limitata, perdura l’emergenza idrica e non si è in grado di garantire la risorsa idrica necessaria a soddisfare le numerose richieste dei consorziati. La situazione rischia di precipitare – continua Stangoni – in un periodo caratterizzato da temperature ben al di sopra della media con parte delle colture estive da impiantare o già messe a dimora”. I conti sono presto fatti: le aziende agricole presenti nella Bassa Valle del Coghinas rappresentano in Sardegna eccellenze riconosciute a livello nazionale e internazionale con circa 2.500 ha coltivati a carciofi, patate, angurie, meloni, asparagi e vigneti, tutte colture che per le quali l’acqua è di vitale importanza. “Per evitare che centinaia di imprese del territorio soccombano – continua Stangoni – questa emergenza dovrà trovare al più presto una rapida soluzione”.

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