E’ un’inflazione da record quella che in Sardegna sta aggredendo imprese e famiglie, passata dallo 0,8% di febbraio 2021 al 6,1% dello stesso mese di quest’anno (quinta posizione in tutta Italia per il maggior incremento dei prezzi, dato che non si registrava dal luglio del 1991.

Sono questi i dati che emergono dall’analisi sulla crescita dell’inflazione, realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, e riportata nel dossier “Ultime tendenze su inflazione al consumo e prezzi delle imprese, nel contesto del caro-commodities”, che ha rielaborato i dati dell’ISTAT tra febbraio 2021 e febbraio 2022.

Il rapporto ha esaminato il trend di ben 10 gruppi di prodotti e servizi, per oltre 230 prodotti. In particolare vi sono le tendenze dei prezzi di 92 prodotti e servizi in mercati con una significativa presenza di imprese artigiane, di cui 29 sono riferiti a prodotti alimentari e bevande e 17 a servizi a maggiore vocazione artigiana. Il report, inoltre ha verificato le tendenze dei prezzi alla produzione manifatturiera e del costo di costruzione e dei prezzi dei servizi.

In Sardegna, come detto, la prima posizione per incremento dei prezzi è relativa alle voci relative ad acqua, elettricità, gas e carburante, che hanno registrato una impennata dei prezzi del 27,4% in un anno, passati dal 1,3% al 28,7%. In seconda posizione i trasporti, cresciuti dell’11,3% (da -0,8% al 10,5%). Terza posizione per gli alimentari, cresciuti del 4,8%, passati dall’1,2% al 6%, per un incremento del 4,8%. Quarta posizione per i servizi relativi all’istruzione che da un negativo -3,6 del 2021 sono passati a uno 0,0%, realizzando una crescita del +3,6%. Impennata anche per la ristorazione, cresciuta del 2,7% (da 1,9% a 4,6%), mobili/arredamento con +2,6% (da 0,1% a 2,7%) e sanità +0,9% (da 0,6% a 1,5%). Al contrario, una decrescita si registra nei prodotti della comunicazione con -0,1%, per alcool e tabacchi con -0,8% e spettacoli con -2%.

“L’inflazione è la nuova “pandemia economica” alla quale si deve dare una risposta concreta, imminente ed efficace – rimarca Maria Amelia Lai – il rischio dei costi che stanno esplodendo, soprattutto quelli energetici e delle materie prime, si potrebbe presto tradurre in saracinesche abbassate. Infatti, lo diciamo per l’ennesima volta, la forte spinta dei costi, insostenibile in alcuni settori, sta riducendo i margini delle imprese e determina un pesante rialzo dei prezzi alla produzione”.

“I dati della nostra analisi ci dicono che, di fatto, siamo di fronte a una economia razionata, quasi di guerra – commenta Daniele Serra, Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – bisogna subito invertire questa tendenza pericolosa, ovviamente nei limiti delle possibilità del Governo”.

Lunedì, 11 aprile 2022