Numerosi sindaci sardi si mobilitano per difendere l’autonomia della regione, chiedendo un nuovo Statuto che rinegozi le prerogative della Sardegna come regione speciale. Circa cinquanta firmatari, tra cui sindaci e intellettuali, hanno espresso preoccupazione per il rischio che la loro autonomia sia minacciata dall’impugnativa del Governo sulla legge regionale 5, relativa alla protezione del paesaggio e che include una moratoria per impianti di energia rinnovabile.
L’impugnazione è vista come una minaccia inaccettabile: “Se la Corte costituzionale dovesse accogliere questa richiesta, subiremmo un colpo mortale alla nostra autonomia speciale.” I firmatari richiamano anche l’attenzione su un decreto sulle terre rare, che ignora le competenze sarde.Maria Laura Orrù, capogruppo di Avs e sindaca di Elmas, sottolinea l’urgenza di unirsi per rinegoziare i poteri. Tra le proposte c’è quella di ripartire da una norma del 2006 che prevedeva la revisione dello Statuto. Tra i firmatari, ci sono 29 sindaci di diverse forze politiche, tra cui Massimo Zedda di Cagliari e Giuseppe Mascia di Sassari, che chiedono un patto tra enti paritari per garantire maggior potere alla Sardegna su ambiti critici come paesaggio, ambiente e beni culturali.